Il Mondo
Askedoria è il grande continente settentrionale: una terra di rocce nere, campi di grano color del rame e scogli bianchi come ossa. Si racconta sorse dai flutti dell’Oceano Ophiotauro dopo la grande caccia ad Askos, il Cinghiale-Portatore-di-Terremoti.
Si dice che le Due Lune, le Dee dal Volto Verde, trafissero il cinghiale con una lancia divina e lì dove il corpo della bestia sprofondò, emerse la terra che porta il suo nome.
La sterminata Askedoria è abitata da decine di migliaia di anni. Molte civiltà sono sorte e scomparse, mentre le loro tradizioni sono state trasformate dalle culture che ne prendevano il posto.
I popoli più numerosi e potenti che ancora abitano il continente, le sue isole e i territori limitrofi sono sei: i fieri Iskuzai, adoratori delle pantere, gli eleganti Etoi, raffinati cantori provenienti dai Mari Meridionali, gli antichi Agrauran, costruttori di necropoli sotterranee, i colti Molubdenoi, sapienti principi-mercanti, gli audaci Hattusas, navigatori dei flutti più insidiosi e i Kokhlidoi, imbalsamatori e adoratori delle stelle.
Frammenti di COnoscenza
La Tetrade
Dopo l’Invasione degli Iskuzai, il processo di ibridazione delle culture si accentuò così tanto che i miti, i dialetti e le credenze di popoli molto diversi vennero integrati in forme comuni. Della vasta tradizione religiosa, gli Iskuzai predilessero quelle Divinità che più si avvicinavano ai loro valori, o quelle più coinvolte con il loro destino. Per questa ragione il loro predominio nell’Askedoria continentale rafforzò la fede in quattro tra i Dodici Immortali, un gruppo che assunse il nome di Tetrade di Askedoria. Agli altri Dèi non mancano festività, santuari, onori e sacrifici, tuttavia gli Iskuzai e i popoli più influenzati dalla loro civiltà hanno una particolare devozione per la Tetrade e ne implorano la clemenza con particolare ardore.
Le dee dal Volto verde
Sebbene le Dee Lunari, Stabia e Markunda, non siano tradizionalmente incluse nella Tetrade, il loro culto è in assoluto il più antico del continente. Gli Iloboi ed altri popoli nativi le celebrano chiamandole “Madri degli Immortali”, e negli antichi versi è ricordato che “Dalle Lune Gemelle sorse la stirpe di Coloro-che-vivono-facilmente”.